28 agosto 2009

NON SI SCAPPA PER SEMPRE…

Il fuoco nel vuoto brucia più lento.
Ed è il vuoto alla testa del chiasso d’adesso
che danza sui fili dell’alta tensione
fra gli attimi persi e il respiro…
piombo.

Fra i gemiti altrui di piacere rincara la pena;
la carne, alle ossa in torsione
alla pallida mente si sfiora.
Tra squallidi suoni riflessi d’avorio.

Richiama alla sfida il ricordo;
al dolor di se stessi è maggiore la stasi.
Le di me larve accecano la memoria
sul più breve, accanito sperare. Tumore.

Da cui
servirebbe
alzare la testa in faccia al vento
nei vicoli, o sui muri dell’ignoranza
del mio
vostro
stato di cose.

Come poteva il rifiuto di ciò deviare a tal modo?
Non l’avrei mai permesso… ma adesso è così,
nei più lunghi, e più gravi
fumi di nostalgia
sui carboni ardenti e, come sempre, a piedi nudi.
Nudi i miei piedi
senza più me stesso da mantenere.
Maledizione
come si cambia.
E tutto si volge, quasi a mutarmi ingranaggio;
quando son solo da tutti,
sfiancati dal fisico loro
o da un letto
più facile d’un marciapiede.
Solo per capire quant’è diversa una donna:
dalle sensazioni
alle appercezioni.

Se è vero, io lo sapevo.
Ma adesso è così.

Come in uno qualsiasi dei momenti più vicini nel tempo
è facile allora perdersi?
E se alla fine di tutto?
L’amore non è mai reciproco negli stessi momenti.

Accaddero tante cose
Quante ne sono accadute.
Mi cambio, mi sfibro
avvilisco. La mancanza avvizzisce…
…si resta a sperare che sia tutto di un po’…
…temporaneo. Ancora per poco…
Per poco.
In un bagno d’intensità psichica.


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10 agosto 2009

ORGOGLIO E SUPERBIA

Tutta la vita mia si risolve
in scontri/incontri d’orgoglio e superbia.
Lì, dove le nuvole piangono
dove i fulmini nascono
l’orgoglio mi guida.
La superbia mi sfida,
ora mia
ora altrui.
L’esser delusi, a tratti
rinnova madidi sogni di terrore
d’aver paura di esistere
ancora
a
tratti.
Semplice, adesso
talvolta complesso
appare e si mostra
il mio ciclo vitale
o il mentale regresso.
Dal sonno della memoria
al sopore dei sentimenti,
un velo di polvere si posa
su di ogni interesse.
Avvinto alla superbia
irretito dall’orgoglio
è inevitabile voltare la testa
davanti all’immagine
del tuo io che si spacca.
Resti fatale, allora
imboccare già in sogno una strada
che porti fuori
dalle secche dell’anima,
qualunque sia il volto ad emergere
dalle ombre del mio risveglio.


17.9.03

Devastazione e lacrime

S'appressa l'ennesima notte
di squilli reconditi, stanchi sorrisi
difese abbassate e soggetti smarriti.

Come ineludibile preludio di mezz'ora di fuoco
si rassettano le poche cose rimaste di sé
sperando che stavolta sia quella vera...
...ma dopo resta una piena di lacrime senz'argine
di sordi rimpianti senz'alcun valore
di rimorsi rigonfi di rabbia come gli occhi che le lacrime piansero.

Non può essere solo destino, tutto questo dolore.
Ma se lo fosse, che la fortuna sia amica
dal profondo del cuore.

03 agosto 2009

A thought about clouds.

High clouds are not made to get us wet... they're there to remember us how's high the sky and who will reach it.