11 maggio 2009

Riflessione storica sulla sinistra in Italia

Una riflessione storica sul cosiddetto potere decisionale delle sinistre in Italia. La riflessione è scaturita come risposta alla seguente domanda rivoltami nell'ambito di una discussione apparsa su Facebook di cui al link suesposto:

"La "Sinistra" non ha mai avuto nessun potere decisionale... ok... quindi suppongo che tu non consideri Bertinotti di Sinistra. Mi può pure star bene, però in quel caso dobbiamo ammettere che evidentemente la Sinistra non ha praticamente vita. O no?
Ti prego di interpretare le mie domande in maniera genuina e non polemica. :)"


Se per potere decisionale intendiamo responsabilità di governo, ed è quello che intendo io, voglio far presente che:

1. Nella cosiddetta I Repubblica, l'unico partito di sinistra propriamente detto era il PCI (il PSI ha smesso di essere un partito socialista ben prima di entrare nell'ambito pentapartitico). Questo, sia per la Conventio ad Excludendum (per i non addetti, trattavasi di un accordo tra i suddetti partiti che statuiva l'eterna esclusione dei comunisti dal governo della Repubblica) che per la struttura segreta Gladio (costituita dagli USA con lo scopo di occupare militarmente la nazione nel caso in cui il PCI fosse diventato democraticamente maggioranza) di cui si è saputo solo dopo la fine della Guerra fredda.

2. L'unica volta che il PCI è arrivato vicino alla stanza dei bottoni fu negli anni del compromesso storico, ma il processo si arrestò col Caso Moro. Dopodiché, il PCI si limitò a sposare la DC sulla linea della fermezza nei governi di unità nazionale che seguirono e servirono a fronteggiare gli anni di piombo più sanguinosi del decennio '70, senza entrare in alcun altro ambito specifico.

3. A memoria, gli unici ministri propriamente comunisti che abbia mai avuto la nazione sono stati Diliberto nel 1° Prodi e Ferrero nel 2°, ma essendo stata la cosiddetta coalizione di centrosinistra sempre spostata più al centro che altro, dubito che siano mai riusciti a fare qualcosa di realmente significativo. Eppure, qualcosa di buono questi governi potevano farlo comunque, se avessero avuto il tempo e/o le palle di continuare su alcune strade intraprese (riforme Bersani e lotta all'evasione fiscale in primis), e se avessero avuto il coraggio di operare nel senso del conflitto d'interessi fin dal 1996. Ma si preferì dialogare coi serpenti, allora.

4. Bertinotti in persona non ha mai avuto alcun incarico di governo propriamente detto, anzi lasciò addirittura la segreteria di partito quando diventò Presidente della Camera.

5. Attualmente, l'unica sinistra che si vede all'orizzonte è quella che potrà venir fuori dalla riunione di PRC e PdCI, oltre a S&L. Tutto ancora allo stato molto embrionale (il che secondo i benpensanti cattolici è già vita, sia detto causticamente per inciso), quindi la risposta alla tua ultima domanda può essere sì o no, a seconda dei punti di vista. Per quanto mi riguarda, aspetto di vedere cosa succede prima di sbilanciarmi, ma il mio auspicio è che finalmente si affermi una vera forza di sinistra, in questo Paese bistrattatissimo, martoriato e derubato da TROPPI anni di governi affaristi e mafiosi. E quasi sempre di destra, anche nei cosiddetti anni del centrosinistra.