07 luglio 2011

“De Praescriptione”: botta e risposta tra una I e una J.

I: Il processo di Napoli non ha ritenuto le intercettazioni di Facchetti degne di procedimento. Le responsabilità non sono uguali: c'è chi si è adeguato ad un sistema e chi l'ha creato. E questo difficilmente sarà confutato.

J: Hai dato un'occhiata a questo articolo sul Corriere dello Sport?

Ecco perché "Il processo di Napoli non ha ritenuto le intercettazioni di Facchetti degne di procedimento" (cit.). Semplicemente, uno dei PM adesso sostiene che non le conoscevano, e sarebbe colpa dei Carabinieri del gruppo Auricchio (quello già ampiamente sputtanato in aula durante la deposizione). L'altro PM, quello che in aula disse "Piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti, o con il signor Sensi o con il signor Campedelli, presidente del Chievo…." (qui le chiamate di Moratti a Bergamo) è andato ad occuparsi di munnezza nella giunta De Magistris (immagino che ci vorrà qualche trattamento speciale per rimuovere quella che, con tutta evidenza, invade la sua scatola cranica). Quindi, "Il processo di Napoli non ha ritenuto le intercettazioni di Facchetti degne di procedimento" soltanto perché i PM, ignorando o tralasciando volutamente tali telefonate non è dato sapere, non hanno incriminato anche gli altri soggetti in ballo. Idem per quanto riguarda Meani e il Milan, suppongo.

Al di là di ogni altra considerazione, cade così l'ultimo dubbio su quella che è stata fin dall'inizio un'indagine a senso unico. Confido nella tua onestà intellettuale e spero che tu, insieme ad altri tifosi d'ogni colore, cominciate a prenderne atto.

I: Emerge sempre che chi non la pensa come voi sia un idiota: Palazzi fino all'altro ieri era un venduto, Auricchio è un cretino (ergo anche De Magistris, mah...)... E' proprio il vostro metodo che mi sembra sbagliato. Così come mi pare cogliate dell'insieme solo le parti coerenti con i vostri teoremi (complotto contro la Juve ordito dall'Inter con l'alleanza di Tronchetti-Provera e Guido Rossi). In questi giorni di orgasmo antinterista omettete il fatto decisivo che Moggi è stato radiato: mentre quelle contro l'Inter sono solo accuse, realisticamente e tristemente (anch'io lo ammetto) destinate a rimanere tali, Moggi è stato radiato per fatti accertati dalla giustizia sportiva senza ombra di dubbio... Vorrei capire, dunque, qual è la vostra posizione. Perché se dite che non è vero che esistesse un "sistema Moggi" (affermazione di Palazzi alla base della radiazione), dovete lasciare a noi analoga libertà di dire che Palazzi sbaglia. Se dite che Palazzi ha ragione su entrambe le cose, dovete ammettere che Facchetti, sbagliando, ha cercato di sopravvivere in un sistema ordito da altri. Quindi ha sbagliato ma infinitamente meno di chi quel sistema aveva strutturato.

J: Io non posso parlare che a mio nome, quindi ti dirò qual è la mia posizione personale.
Innanzitutto, Palazzi per quel che mi concerne è oggi soltanto un po' meglio di quello che era fino all'altro ieri, perché ha fatto né più, né meno che il suo dovere ma in esiziale ritardo (le telefonate riguardanti altri rispetto a Moggi sono diventate pubbliche ad aprile 2010); e resta oggettivamente pessimo per quanto riguarda il deferimento ritardato di Inter e Genoa per i trasferimenti irregolari di Milito e Thiago Motta, deferimento guarda caso arrivato esattamente un giorno dopo la scadenza del termine che avrebbe invalidato il campionato 2009/10 (è parecchio difficile credere alla bona fide); resta infine a mio giudizio altrettanto pessimo nella richiesta di radiazione, perché ha ripresentato pari pari le motivazioni del 2006, non tenendo assolutamente conto di quanto emerso nel processo di Napoli (in definitiva, immagino che abbia voluto semplicemente mollare la patata bollente ad altri). Ma mentre quest'ultima è una mia opinione, i precedenti sono dati di fatto non confutabili.

Quello che è palesemente emerso a Napoli è l'inesistenza assoluta della cupola invocata dal teorema iniziale. Tutti i testimoni chiamati a sostegno dell'accusa, finora si sono rimangiati quanto detto in fase istruttoria, o sono caduti in contraddizione, o sono stati costretti ad ammettere che quanto dichiarato in precedenza era frutto di dicerie e/o notizie de relato. Tutti, senza alcuna eccezione. E questo è solo uno dei vari miti caduti finora in fase dibattimentale.
Quanto esposto mi porta a sostenere, in relazione alle capacità degli inquirenti di cui sopra, che esistono solo due possibilità per i marchiani errori e le clamorose - alla luce dei fatti ultimi - omissioni di costoro: che siano incapaci, o in mala fede. Personalmente propendo per la seconda ipotesi, almeno con riguardo ad Auricchio e a Narducci (di Palazzi ho già detto, su Beatrice non mi pronuncio perché finora è stato molto meno esposto mediaticamente dell'ex collega). A tal riguardo, ti prego di non attribuirmi il sillogismo di cui sopra ("Auricchio è un cretino, ergo lo è De Magistris"). Io ho citato il neo-sindaco di Napoli soltanto per porre sarcasticamente l'accento sulle nuove mansioni dell'ex PM Narducci.
La conclusione ovvia del mio ragionamento è che le indagini sono state incomplete, con altissima probabilità VOLUTAMENTE incomplete, ma soprattutto si è voluto indagare in una e una sola direzione, evidenziando alcune cose e insabbiando per quanto possibile ciò che non serviva a confermare gli assunti di partenza.

Un altro paio di concetti per concludere.

Il primo intende chiamare in causa Moggi e le sue responsabilità. Sì, perché io - lo dico per l'ennesima, spero ultima volta - non sono tra quelli che sostengono la tesi "tutti colpevoli, nessun colpevole". Chi ha sbagliato deve pagare, punto e non basta: perché le pene devono essere uniformi. Per quanto abbiamo potuto vedere, fino ad ora ha pagato solo e soltanto la Juve, per la gioia di chi blatera da decenni che la Juve ruba. Peccato che i fatti comincino finalmente a parlare una lingua diversa, e adesso verità che finora conoscevamo solo noi juventini - almeno quelle relative alle telefonate che, piacesse o meno, non dovevano esistere e invece c'erano - finalmente sono state sbattute in faccia ad una larga fetta di opinione pubblica. Che poi un'altrettanto larga fetta continui a credere alle SIM svizzere piuttosto che a Paparesta chiuso in uno spogliatoio, o alle griglie conosciute in anticipo piuttosto che ai sorteggi truccati, beh, è cosa deprimente ma forse inevitabile, dato il livello infimo e affatto strumentale della gestione dei media in Italia. La cosa importante è che, a tutt'oggi, gli strumenti per gli interessati a sapere un po' di più come stiano realmente le cose ci sono, ed è già qualcosa.
Mi preme però rimarcare che il di più che abbiamo avuto nella ricerca della verità, lo abbiamo avuto proprio grazie a Moggi: già, perché Moggi fin dal 2006 continua a ripetere che praticamente TUTTI parlavano coi designatori, ma la cosa è stata immediatamente marchiata come ennesima, infame menzogna del malfattore. Oggi, TUTTI sono costretti ad ammettere che era la pura verità. Non solo: Moggi va ripetendo pure che il vero potere stava a Milano ieri come oggi, invocando a sua volta (ben prima del Moratti giustifica-Facchetti) a sua discolpa il fatto di aver agito in tali modi per "difendersi" da quello. Beh, mentre quello che diceva a proposito delle telefonate è finalmente provato, per questa seconda ipotesi siamo ancora nel campo delle illazioni, ma si badi bene che, a tutt'oggi, la stessa esistenza della cupola moggiana è nient'altro che una mera ipotesi ben lungi dall'essere provata, e con parecchie probabilità verrà smentita definitivamente anche in sede di verità processuale.
Infine, illazione per illazione, sempre riguardo al potere saldamente in mani milanesi, basta semplicemente guardare a cosa sia successo al Milan del Meani dirigente addetto agli arbitri, che si è riuscito a derubricare a poco più che infiltrato in società pagato a gettone, riuscendo magicamente a scansare le conseguenze delle decine di illeciti collezionati dal nostro; e cosa sia successo alla rea confessa Inter nel caso passaporti, con la semplice violazione-Recoba che, ipso facto, avrebbe comportato la serie B: nulla. Nada. Questo, per tacere del caso ultimo. E non si dimentichi, circostanza importantissima, che quello che finalmente sappiamo di Facchetti e Moratti lo sappiamo solo in via indiretta, perché nessun dirigente interista era intercettato in prima persona; ciononostante, in 170.000 telefonate non ce n'è UNA SOLA in cui il Moggi direttamente intercettato parli ad un arbitro in attività; in quelle di intercettazione indiretta, ci sono i dirigenti di Milan e Inter.
Allora, di cosa cacchio stiamo parlando?

Padronissimo di continuare ad aver fede in tutto ciò che meglio credi, a fare congetture e a divertirti a stilare personalissime graduatorie di responsabilità, ci mancherebbe; ma, ad oggi, il tempo delle favolette sull'onestà, la persecuzione e l'accerchiamento è finito. E il candore che tanto pervicacemente avete rivendicato in questi anni, vi imporrebbe una e una sola scelta: rinunciare alla prescrizione e andare a dimostrare in giudizio la vostra illibatezza. In caso contrario, moralmente non avreste più neppure il minimo diritto di tribuna. Dopo aver sfoggiato gli smoking bianchi sapendo di mentire, già adesso avete una posizione molto poco difendibile. Il vostro presidente si sta difendendo attaccando, e posso capirlo: ma è un patetico tentativo, credo che ogni persona di buon senso possa vederlo da sé e, se onesta, ammetterlo perlomeno con se stessa.

La mia posizione, in estrema sintesi, è pertanto la seguente: la Juve ha dato, anche per colpe non sue e questo è ormai evidente: adesso, o pagano TUTTI o la si risarcisce.

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P.S. #1

Giusto un terzetto di precisazioni che non so quanto si siano potute cogliere nel papiello precedente:

1. La radiazione di Moggi è stata decisa dalla Commissione Disciplinare della FIGC sulla scorta esclusiva della relazione del Procuratore Federale, e quest'ultima è rimasta sostanzialmente sulla falsariga del 2006. Tutto ciò, nonostante l'Alta Corte del CONI avesse raccomandato di "attualizzare" le decisioni, con evidentemente riferimento a quanto emerso finora nel processo penale a Napoli e in quello GEA, che hanno già ridotto di parecchio le responsabilità "associative" di Moggi ma si tenga presente che, ora come allora, non si è ancora riusciti a dimostrare inequivocabilmente l'esistenza del "sistema". In pratica, la FIGC con tale decisione statuisce soltanto di non smentire se stessa. Vedremo nei successivi gradi di giudizio se la radiazione reggerà, e va da sé che la mancata dimostrazione di un sistema-Moggi fa automaticamente decadere la giustificazione delle azioni altrui presso arbitri e designatori per difendersi da suddetto sistema. Onestamente, siamo ancora parecchio lontani dall'aver "accertato fatti senza ombra di dubbio", dunque la radiazione di Moggi è tutt'altro che un "fatto decisivo" e in ogni caso non attenua di un grammo eventuali responsabilità altrui.

2. L'orgasmo anti-interista non ha niente a che vedere con due fatti incontrovertibili: la conclamata non-terzietà del Guido Rossi ex consigliere d'amministrazione dell'Inter chiamato a decidere in ultima istanza sull'assegnazione di un campionato neanche oggetto d'indagine (le intercettazioni arrivano fino al 2005 e nel 2006 non c'erano neppure più Bergamo e Pairetto), e la circostanza che la Telecom Italia controllata dal consigliere d'amministrazione dell'Inter Marco Tronchetti Provera sia risultata attrice principale di operazioni illegali di intercettazione e spionaggio a fini privati. Che tali cose di dominio pubblico entrino a far parte di un teorema juventino non mi riguarda, ma sono fatti e come tali si tengano sempre presenti; anche sciolti da un possibile teorema, presi singolarmente stanno lì a dimostrare come ci si sia tenuti, in tutta la vicenda, ben lontani da un senso comune di giustizia ed equidistanza.

3. Nel corpus di oltre 170.000 telefonate oggetto dell'indagine, sono state isolate chiamate del Moggi intercettato in prima persona con i designatori arbitrali. Tale comportamento, ancorché potenzialmente scorretto da un punto di vista etico, era comunque PERMESSO dai regolamenti e, secondo Bergamo, addirittura "telefonare ai designatori era una pratica caldeggiata dalla Lega per evitare che i dirigenti si presentassero davanti alle telecamere ad imprecare contro gli arbitri". Come si è visto e dimostrato poi, TUTTI chiamavano i designatori, ma Bergamo nel 2006 non è stato creduto. Quello che invece era ed è di per sé VIETATO e che configura ipso facto l'illecito, è il chiamare e intrattenere rapporti con ARBITRI IN ATTIVITA', pratica in cui è stata pizzicata l'Inter tramite i suoi dirigenti. Dirigenti, ricordiamolo ancora una volta, NON intercettati direttamente. Ciononostante, queste chiamate sono venute fuori comunque; è lecito immaginare che sarebbero venute fuori ulteriori evidenze, qualora si fosse deciso di intercettare direttamente l'Inter: ma è evidente che la cosa NON SI E' VOLUTA FARE, e la cosa assume maggior rilievo - al di là di ogni dietrologia - anche e soprattutto alla luce delle dichiarazioni dell'ex guardalinee Coppola, ai più sconosciute fino al 2010.

Dopodiché, ognuno è libero di credere ancora a tutte le favole che vuole, ma l'unica cosa che conta sono i fatti, perlomeno quelli che si riescono a dimostrare e a maggior ragione quelli che si dimostrano da sé. Io, nel mio piccolo, quello che provo a fare sempre è supportare le mie opinioni con fatti e documenti, altrimenti mi astengo. Molti, ancora oggi, ai fatti e alle circostanze che io provo a porre col metodo di cui sopra, oppongono le solite leggende di 5 anni fa smentite dai processi, il doping (per cui la Juve è stata in realtà non prescritta ma assolta), e se gli vai a dire che la Juve è stata condannata per un reato che è stato inventato seduta stante (il cosiddetto "illecito strutturato"), perché prove di illecito ex art. 6 CGS non si sono trovate né allora, né oggi ma bisognava soddisfare il "diffuso sentimento popolare" («professor Mario Serio, direttore del dipartimento di diritto privato alla facoltà di Giurisprudenza di Palermo, uno dei cinque membri della Corte Federale. Sempre molto critico, si dimise dopo quella sbrigativa sentenza e commentò Calciopoli “come un’aberrante sentenza sull’onda del sentimento popolare”»), ti dicono che ti stai inventando tutto. E dallo studio delle dinamiche di voto, sappiamo benissimo come si indirizzano i sentimenti popolari.

In conclusione, mi sembra troppo, troppo comodo uscirsene con un "contro l'Inter ci sono solo accuse, realisticamente e tristemente destinate a rimanere tali", dopo aver puntato l'indice per anni ed aver sfoggiato una fasulla illibatezza con tanto di smoking bianchi e coretti beffardi, mio caro. Non solo: lucrandoci pure sopra in maniera del tutto indebita, nei "trionfali" anni a venire che con tutta evidenza perdono molto, se non tutto il proprio valore. E a nulla vale l'ulteriore "dovete ammettere che Facchetti, sbagliando, ha cercato di sopravvivere in un sistema ordito da altri. Quindi ha sbagliato ma infinitamente meno di chi quel sistema aveva strutturato" perché quest'ultima frase è frutto di una tua convinzione (tua e di tanti altri), ma che il sistema fosse stato creato da altri resta, a tutt'oggi, un'OPINIONE ancora da dimostrare, al pari dell'esistenza stessa del sistema.

Andate a processo, o silenzio eterno.

P.S. #2

A proposito di omissioni: se qualcuno - non io - omette il fatto che Moggi è stato radiato (per quanto ci siano altri gradi e livelli di giudizio, quindi ci andrei piano a dare per scontata la fine), come mai da parte interista si omette di considerare il particolare che la Juve è stata giudicata e punita in 20 giorni di furore giustizialista, mentre per quanto riguardava gli eventuali altri coinvolti il furore DELLO STESSO INQUIRENTE si è trasformato in un garantismo tanto largo da arrivare a prescrizione? E' dato sapere il perché di tanto colpevole lassismo? Di tanta ingiustificabile prudenza? E' possibile sapere percome e perché un novello Torquemada si trasforma in un garantista degno di un Quagliariello qualsiasi a seconda di CHI fosse l'imputabile come minimo DEGLI STESSI REATI? E, soprattutto, è troppo chiedere delle spiegazioni CONVINCENTI? Dico, ma veramente si crede che abbiamo la sveglia al collo o siamo nati ieri? Questo può definirsi davvero "orgasmo antinterista" o è piuttosto una rabbiosa e giustificabilissima presa di posizione per il fatto di essere stati, ancora una volta, sputati in faccia e presi per il culo in via esclusiva?

Personalmente voglio continuare a pensare, forse illudermi che il soggetto in questione non sia stato comprato e che il cambio di direzione di questi ultimi tempi (come del resto quello della Gazzetta, che fino all'altro ieri per bocca del presidente di RCS Sport "nasce interista" e oggi viene trattata da rinnegata) sia forse figlio dell'aver percepito che politicamente il vento stia cambiando, ma che in generale possa venire il dubbio che il tutto sia stato fatto in malafede (se per acquisto, servilismo, benevolenza o simpatia dei colori non so, ma non me ne può fottere di meno) mi sembra del tutto normale. Ma qua veramente facciamo?

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