28 dicembre 2008

Offensiva di fine anno.

Presupposto fondamentale del discorso è che i capi di Hamas sono dei folli poco lungimiranti. E chi lancia fisicamente i Kassam è anche incapace, dato che il primo razzo caduto ha colpito una casa palestinese, ammazzando due giovanissime sorelle.

Ciò detto, Israele "per difendersi" dà la morte ad almeno 271 persone in poche ore, e al momento in cui scrivo richiama in servizio circa 6.000 riservisti e comincia ad ammassare truppe al confine della Striscia di Gaza. L'offensiva di terra sembra a questo punto inevitabile, chissà che proporzioni assumerà la prossima strage.

Pochi giorni fa, un benpensante come il Presidente della Camera Fini, col malcelato intento di stemperare le secolari responsabilità del vero antisemitismo di destra di cui è figlio rinnegato, provava a mettere nello stesso calderone anche le legittime critiche alla politica israeliana degli ultimi 60 anni provenienti da sinistra ed oltre, tacciandole di "antisemitismo mascherato". 
Tutto ciò è bugiardo ed ipocrita, populista e demagogo. Esattamente come Israele, sempre pronto ad accusare chicchessia provi a condannare la sua politica di aggressione ed occupazione di essere un nazista.

Io che sono contro OGNI forma di sopraffazione anche politica, continuerò per sempre ad urlare contro questa violenza e tali pratiche ed alchimie dialettiche. 

Non ci sono parole per questo schifo.

15 dicembre 2008

14 dicembre 2008

A Silvio

Se quella notte, per divin consiglio

la Donna Rosa, concependo Silvio

avesse dato a un uomo di Milano

invece della topa il deretano,

l’avrebbe preso in culo quella sera

sol Donna Rosa, e non l’Italia intera.

Roberto Benigni

26 ottobre 2008

A proposito di Facebook...

...dopo almeno una quarantina di inviti, orali e/o telematici, dico: sarà anche una palla, una trappola, una perdita di tempo, un trend negativo, una bolla prossima a scoppiare, ecc. ecc.... ma ditemi voi, come potevo mai esimermi dall'iscrivermi?
E infatti, non l'ho fatto.
;-)

21 settembre 2008

The Only Way

L'unico modo che ho per non pensare più a te

è uccidermi.

Tu credi che io possa?

O pensi che io debba?

E cosa ci sarebbe di giusto,

in tutto ciò?

03 agosto 2008

Osservazione sulle naturalizzazioni sportive

Prendendo spunto dalle dichiarazioni di ieri fatte da Amauri (le trovate clickando sul titolo del post), neogiocatore della Juventus da anni in Italia e in procinto di prenderne la nazionalità, ho scritto due righe colà per dire un po' come la penso, e riporto in calce il mio intervento. Sarebbe bello aprire una discussione su questo punto.

"La sincerità è la prima cosa. E comunque, bando alle ipocrisie: se il Brasile non lo chiama e lui dovesse optare per l'Italia, a me non dispiacerebbe per niente. In tempi di globalizzazione è abbastanza ridicolo appellarsi alle nazionalità e a concetti assurdi come quello di razza... la Francia ha vinto Mondiali ed Europei con immigrati e naturalizzati provenienti da ogni parte del globo: Baschi, Armeni, Algerini, Camerunesi, Argentini e Nuovi Caledoni... e i nazionalistissimi francesi hanno gioito come non mai, strafottendosene della tanto sbandierata grandeur.
Ci sono Brasiliani che giocano con le maglie di Giappone e Croazia; Spagnoli e Congolesi con quella del Belgio; Nigeriani che hanno giocato con la Polonia, Surinamesi e Molucchesi con l'Olanda, e noi Italiani, che pure storicamente siamo il posto d'Europa in cui più di ogni altro nel corso dei secoli si sono mescolati i popoli provenienti da tutto il Mediterraneo e tutte le zone d'Europa, noi Italiani che vediamo figli, nipoti e pronipoti di nostri parenti e concittadini giocare con altre maglie nazionali di qualsiasi sport, proprio noi Italiani ci mettiamo a fare gli schizzinosi? Ma per cortesia, finiamola.
Le Nazionali di calcio (e di qualsiasi altro sport) io le considero espressioni di una scuola sportiva, non di una razza. La razza non esiste, o meglio ne esiste una sola, come ben disse Einstein al suo arrivo da rifugiato negli USA. Quindi, ben venga Amauri in maglia azzurra, se verrà, e il mio benvenuto andrà a chiunque altro dovesse sceglierci.
"

26 luglio 2008

Pi e Ro

Non riesco a spiegarmi

come io possa ancora respirare senza di te

senza tuffarmi nei tuoi occhi,

senza bearmi dei tuoi sorrisi.

E senza sentire il tuo respiro sulla mia pelle,

o un tuo abbraccio fra le mie braccia.

Ogni battito del cuore senza te accanto

è una goccia del dolore che mi scorre dentro.

Non credo di farcela ancora per molto.

Purtroppo mi è rimasta una sola vita da vivere

la sola che rimane anche a te

e voglio vivere insieme ogni momento che ci resta di esse.

Bisognerebbe che qualcuno ti dicesse che io t'amo più di me stesso

dato che tu sembri non credermi più

o che ti facesse capire quanto ciò sia importante

e quanto il resto vano.

Guarda il tempo come passa in fretta.

Spero solo che ci aiuti a tornare

consequenziali da sempre

inseparabili per sempre

come Pi e Ro nell'alfabeto greco.

22 luglio 2008

L'attesa

Potrebbe essere più sopportabile senza dolore fisico
senza il diuturno senso di vuoto ad azzannare il cuore
senza l'opprimente, incolmabile solitudine.
Ma andrò avanti finché avrò fiato,
anche quando il respiro parrà mozzato
o addirittura mancare del tutto.
Non ho alternative ai tuoi silenzi ostinati
alle tue proterve ammissioni
alle tue presunte e crudeli dimenticanze.
Non c'è alternativa all'attesa
perché ormai
t'amo al di là d'ogni ragionevole dubbio.

09 luglio 2008

Non se ne può più...

Non se ne può più di tutta questa indifferenza.
Il silenzio, la prolungata assenza sono diventati intollerabili...
...tanto più direttamente proporzionali al peso di ogni promessa mancata,
alla qualità delle parole dimenticate,
all'importanza dei gesti commessi e negati.

Come dimenticare tutto ciò?
Come liberarsi da immagini tanto preponderanti, da sentimenti così strazianti, dai ricordi talmente invasivi?
Come evitare di idealizzare il passato in presenza di un'assenza fisica?
Come si fa a trasformare l'amore in odio?

Sembra impossibile.
E c'è da impazzire.

23 giugno 2008

Ricaduta

Ho sofferto di depressione latente per gran parte della mia vita. Ho 39 anni e le prime esperienze credo di averle provate attorno ai 15 anni. Sicuramente ho avuto due bruttissimi picchi a 20 e 25 anni, in concomitanza di due eventi scatenanti. Ogni volta ho provato il fai-da-te, aggrappandomi agli amici nel primo caso e alla famiglia e all'amore nel secondo.

Erano periodi in cui non c'era l'attenzione odierna sul fenomeno depressione; i commenti ricorrenti che ricordo, e ancor oggi mi feriscono, erano del tenore "la colpa è tua, perché non pensi positivo", "non sei pazzo, basta farsi forza", ecc. ecc., mentre chiunque avesse bisogno di uno psicologo o - apriti cielo - di uno psichiatra poteva e doveva essere irrimediabilmente bollato come pazzo.

Fra il 1998 e il 2002 i periodi bui si sono intensificati, arrivando al culmine nel maggio di quell'ultimo anno. In 24 ore mi trovai a passare dalla relativa tranquillità degli ultimi tempi al pozzo più profondo della mia vita. Dopo un mese in cui avevo dormito 18 ore complessive d'orologio, passato in preda a crisi d'ansia e panico, pianti dirotti di ore, un vasto assortimento di dolori fisici e un dimagrimento di 10 kg mi decisi finalmente a rivolgermi ad uno psichiatra, bypassando qualsiasi tipo di psicologo.
Mi convinsi, e lo sono ancor più oggi, che non è possibile uscirne da soli. Quando ti senti come paralizzato in mezzo al buio, col respiro che va su come se avessi appena finito una corsa a perdifiato di dieci minuti, quando il cuore ti scoppia e sei assolutamente convinto che tra poco annegherai nelle tue lacrime e l'unica cosa in grado di tirarti fuori da quel momento orrendo vissuto in quel posto orribile sia quel qualcuno o quel qualcosa da te eletto a "sommo bene" (l'amore perduto, il lavoro assente, un caro scomparso), non puoi restare solo.

Cominciai una terapia in costante crescendo a base di due, poi tre farmaci differenti, in dosi diverse a seconda dei momenti della giornata. Giunto al picco di tutti e tre forse un anno e mezzo dopo, cominciai lentamente la discesa fino al minimo, raggiunto a gennaio di quest'anno. Un'unica medicina, due pillole al giorno. Per 6 anni sono stato quasi sempre padrone di me stesso, senza crisi. Purtroppo, in rapida successione negli ultimi mesi mi è capitato di perdere tutte e tre le tipologie di sommo bene di cui sopra. Dopo anni, il crollo negli ultimi terribili giorni, e non mi resta che tornare indietro. Non posso essere schiavo dell'umore e del dolore.

L'unico modo che ho è quello di riprendere in mano me stesso, il vero me stesso prima di perderlo definitivamente. E' l'unica strada per poter raggiungere i pochi, vitali obiettivi che ho. Poi, sia quel che sia; le speranze nascono e muoiono da sé, ma il più delle volte sopravvivono a lungo. Non ho intenzione di arrendermi, né di morire, né tantomeno di lasciarmi uccidere. Non senza combattere fino all'ultima goccia di sangue, sudore e lacrime.

Sia quel che sia, e accada quel che deve accadere. Che DEVE accadere.

Al di là di ogni fatalismo o malintesa volontà altrui.

26 febbraio 2008

I misteri de La Stampa online (con preghiera di diffusione)

Quello che segue è un feroce articolo sulle intercettazioni, pubblicato sulla versione online de La Stampa, e tagliato dopo poche ore. Un mistero che neppure i redattori de La Stampa sanno motivare. Fortunatamente è stato salvato da un paio di lettori più veloci e più svegli della censura. E' opportuno che abbia diffusione.


La giostra gira ancora e la resa dei conti si avvicina. Ecco come ha fatto l’Inter a condurre Calciopoli (da La Stampa).


«Ipotesi di violazione dell’articolo 1 del codice di giustizia sportiva», con questa intestazione questa mattina un fascicolo sarà aperto dall’Ufficio indagini della Federcalcio sulla vicenda Inter-De Santis-Vieri. I fatti. Nel 2002 l’arbitro Nucini ha un colloquio con Facchetti e gli racconta di alcuni strani rapporti tra Moggi, l’arbitro De Santis e i dirigenti sportivi Fabiani e Pavarese. Facchetti chiede a Nucini di riferire i fatti alla Procura di Milano (visto che lo stesso aveva perplessità a rivolgersi alla giustizia sportiva), ma non fu fatto nulla. Allora l’Inter si rivolse alla Polis d’Istinto, l’agenzia investigativa di Emanuele Cipriani (legato al responsabile del Cnag della Telecom, Giuliano Tavaroli) per far pedinare De Santis. Da quel momento fu aperto un dossier dal significativo nome in codice: operazione ladroni. Sarebbero, però, anche stati intercettati i telefoni di De Santis e della moglie. Gli stessi furono anche seguiti, fotografati, furono fatte indagini patrimoniali e sui conti correnti. Alla fine il dossier si chiude dicendo che «non furono trovate anomalie nel tenore di vita del soggetto». Contemporaneamente furono intercettate le telefonate di Bobo Vieri e l’attaccante fu anche pedinato, ma soltanto nell’ambito di un «controllo» della società sul calciatore.

A seguito del decreto legge del Governo sulle intercettazioni illegali, è tornata d’attualità la vicenda. Perché fu commissionata una inchiesta da parte di un’agenzia investigativa e non fu fatto né un esposto alla magistratura, né una denuncia all’Ufficio indagini? Il voluminoso materiale raccolto sull’arbitro, oltre che valutare il suo tenore di vita, a cosa mirava? E le foto? L’argomento interessa, intanto, anche la Procura di Napoli che nel 2004 proprio a Tavaroli si rivolse per comunicare le intercettazioni delle utenze di Moggi, Bergamo, Pairetto. Sì proprio a Tavaroli che era a capo del Cnag, il centro nazionale autorizzazioni giudiziarie della Telecom, che quindi venne a conoscenza dell’indagine che i magistrati Beatrice e Narducci stavano conducendo proprio sulle stesse persone. Una coincidenza, chiaramente, ma che alla luce degli ultimi sviluppi diventa inquietante: Tavaroli ha detto ai pm che lui riferiva tutto a Carlo Buora, amministratore delegato Telecom e vice presidente dell’Inter. Tutti sanno che in realtà Buora non muoveva un passo senza il nulla-osta di Trochetti Provera.

E’ fin troppo facile chiudere il cerchio. L’Inter è nei guai. Guai seri. Tutti hanno capito che le intercettazioni sono state filtrate e fornite al bacio alla Procura di Napoli dalla lobby Telecom di Tronchetti & C. attraverso Tavaroli. Eccoci allo scoop dell’ultima ora: inizialmente, tutti avevano ravvisato, senza dar troppo peso alla cosa in quel momento, che le intercettazioni erano state manipolate e interpretate prima di giungere nelle mani dei magistrati partenopei. Ufficialmente si pensava che fossero stati i Carabinieri di Roma ad aver interpolato con spiegazioni non dovute le sbobinature (azione che peraltro non è loro consentita). In realtà il lavoro di indirizzo era avvenuto ben prima e più in alto. Si parla proprio in quest’ottica del coinvolgimento diretto di Moratti e Trochetti Provera. A questo riguardo Tavaroli adesso sta tentando di fare da parafulmine per salvare le posizioni dei due e soprattutto per tutelare il proprio tesoretto nascosto e, probabilmente, da loro garantito. Alla Procura di Milano, però, hanno già capito dove e cosa cercare e non è esclusa in futuro una collaborazione di Tavaroli per alleggerire la propria difficilissima posizione giudiziaria. Insomma tutte le intercettazioni al centro di Calciopoli sono state confezionate su misura per abbattere dei bersagli precisi: persone e società considerate nemiche. La giostra gira ancora...

26 gennaio 2008

Cita:

Scritto in origine da MrGCUM:
Questa mi è piaciuta Puppy

Grazie, anche se ne avrei fatto sinceramente a meno .

Cita:

Scritto in origine da MrGCUM:
Comunque, per sdrammatizzare, certe cose sociologicamente sono importantissime per far crescere la gente...

Fortunato te che ci credi. Ovviamente, spero di sbagliarmi, ma non credo di poter essere smentito dai fatti nel breve e medio periodo.

Cita:

Scritto in origine da MrGCUM Vedi originale



Peccato che mi sa tanto di guerra tra poveri

Appunto... anche se si tratta di poveri molto relativi.

Cita:

Scritto in origine da vane



Innanzitutto tu, come tutti gli altri, puoi venire nel nostro club ogni qual volta che lo desideri, non è proprietà privata e anzi queste intrusioni favoriscono il dialogo.

Lo so benissimo, ma purtroppo credo di poter avere un dialogo costruttivo con pochissimi fra voi (la cosa mi viene confermata praticamente il 90% delle volte che mi capita di leggere un intervento "esterno" nel nostro Club). Per quanto mi riguarda, continuerò a limitare più che all'osso le mie intrusioni (sarà forse la seconda o terza volta che scrivo in una discussione in un altro club, da quando questi esistono).
Sono fermamente convinto che i club debbano essere intesi esattamente come quelli veri, ossia posti in cui non mi aspetterei mai di trovare un tifoso avversario libero di venire ad accendere il fuoco delle polemiche o anche solo a gridare i propri sfottò per quanto innocenti possano essere, ragion per cui preferisco essere io in primis ad evitare incontri che spesso ci mettono pochissimo a diventare fraintendimenti o antipaticissimi scontri.
Per il dialogo (o le prove di esso), meglio confrontarsi in campo neutro: c'è Calciolandia, usiamo quello.

Cita:

Scritto in origine da vane



Mi sento odiata a prescindere dal dopo Calciopoli, quando noi non siamo stati puniti.


E non ti sei chiesta il perché?
Tralasciando i metodi alla base della punizione che ha travolto noi, per cui il commento più bonario è stato "aborto giuridico", già il solo fatto che sia stato messo un consigliere d'amministrazione dell'Inter a fare da arbitro sulle sorti delle principali avversarie dell'Inter è tutto dire. Non parliamo poi della "marca" delle intercettazioni (per chi se lo fosse perso, è la società che sponsorizza i Campionati e la Coppa Italia... guardate un po' chi la controlla ).
Il fatto poi che sia stato assegnato lo scudetto di un Campionato in cui non è avvenuto assolutamente niente di eclatante, dove non c'è un illecito che sia uno, e comunque niente che potesse giustificare un distacco indebitamente conseguito di 17 punti ad una squadra che era arrivata addirittura terza, quando l'unica volta che nella storia era stato revocato uno scudetto non era stato assegnato nemmeno, sarebbe già di per sé ragione necessaria e sufficiente perché qualsiasi altro tifoso possa guardare l'Inter in cagnesco, figuriamoci un tifoso della Juve.
Se a questo aggiungi che la motivazione alla base dell'assegnazione all'Inter dello scudetto 2006 è l'"onestà", quando il solo Caso Recoba sarebbe bastato a termini di Regolamento a retrocedere l'Inter in B, senza parlare di plusvalenze e bilanci fasulli dei quali stranamente non si parla più a fronte di massiccissime campagne di stampa spese verso altri lidi quando i destinatari erano altri, puoi vedere come il quadro sia completo e come ogni vittimismo sia fuori luogo (non mi riferisco a te in prima persona - anche se il tuo "Non ho mai letto così tanto rancore e odio nei confronti di una squadra e dei suoi tifosi" era un po' a sproposito, e già ti ho risposto su questo argomento - ma c'è qualcuno che continua a marciarci, su queste fiabe).
Purtroppo, da che mondo è mondo chi semina vento raccoglie tempesta.

Cita:

Scritto in origine da vane



Si è creata la stessa situazione della Juve di qualche anno fa. Una squadra forte, che può vincere da sola, ma che più di una volta ha visto episodi dubbi trasformati in rigori a favore o non dati per l'altra squadra.

Questo significa che adesso sotto processo dovrebbe esserci l'Inter, a rigor di logica. Invece no, e il punto è proprio questo: la Juve è stata condannata sulla base di un "diffuso sentire popolare" (cito a memoria dalla sentenza), mentre nessuno si permette di dire, molti neanche di pensare che gli errori di oggi siano figli di un disegno.
Tutti erano convinti che la Juve imbrogliasse, quindi la Juve doveva essere colpevole, anche in mancanza di prove certe di illeciti e macchinazioni; oggi, a parità di condizioni oggettive di errore, si fa finta di niente: si difende la buona fede del sistema, la colpa è dell'incapacità e/o dell'inesperienza degli arbitri, e compagnia bella. Se mi permetti, trovo tutto ciò di un'ipocrisia sconcertante.

Cita:

Scritto in origine da vane



Spero che gli arbitri inizino a sbagliare anche nei nostri confronti, perché credo che la sudditanza psicologica abbia dei limiti e in teoria dovrebbe valere in egual maniera per tutte le big.

A parte il fatto che a me basterebbe che sbagliassero di meno in tutte le direzioni, per quanto riguarda la sudditanza psicologica ho una teoria che ho più volte esposto qua e là per il Forum. Dalle un'occhiata, credo non si discosti molto dalla realtà... purtroppo, perché si tratta di un ulteriore tassello al mosaico di danni e beffe che continuiamo a subire negli ultimi anni.

Per quanto riguarda le prove di dialogo, io sarei il primo ad essere ultrafelice di questo... ma so per esperienza che a parlare con gente che in massima parte non riesce a concepire qualcosa al di là del partito preso è partita persa in partenza, e sono tutt'altro che fiducioso sull'evolversi in positivo della situazione.

Chiedo scusa a tutti per il lungo sfogo in casa vostra (io continuerò a vederla così), ma mi piace pensare che qualcuno potrà, anche se molto intimamente, essere d'accordo con buona parte di quanto scritto... in fondo, mi sono limitato a citare fatti, l'unica ipotesi è quella sulla sudditanza (e infatti, c'è solo il link )... à bientôt.

Un piccolo appunto sulla cosiddetta Calciopoli...

...per non dimenticare, e perché mi sono scagliato contro un cosiddetto moderatore interista (la qual cosa mi fa leggermente sospettare che il mio post sarà appunto "moderato" abbastanza presto), riporto qui il post di cui sopra.
Valga in risposta a tutti coloro i quali pensano alle pagliuzze altrui.


- ANTEFATTO: il sottoscritto aveva sostenuto, e continua a sostenere che:

nei processi [Calciopoli] non è stato provato assolutamente nulla, ma si è inteso colpire la Juve sulla base di "diffuso sentimento popolare".


- La risposta del mio interlocutore è stata:

Ah si ? Questa è stata la sentenza del Tribunale sportivo ? (con tanto di risata, n.d.r)

La corte ha confermato "la piena attitudine a falsare la classifica" da parte dei vertici della Juventus, bisognava "inchinarsi a Moggi per sopravvivere" ma la pena è stata poi attenuata per "l'importante e prestigiosa storia sportiva" del club e perché sono stati rimossi i dirigenti (Moggi e Giraudo) dalla società. E' stata apprezzata quindi la volontà di ripartire da zero.(Citazione da Repubblica)


Questo è solo uno dei 1000 articoli sulla faccenda al quale possiamo aggiungere tutti i testi delle telefonate di Moggi che conoscerai a menadito.

Va bene che il tempo è galantuomo come diceva il vostro vecchio guru Moggi ma la memoria non si cancella, non la nostra almeno.


- La mia risposta definitiva:

A parte la sentenza che puoi trovare integralmente su Internet (basta cercare con un qualsiasi motore di ricerca), basterà citare queste due piccolissime frasi (fonte: IL FOGLIO del 28.7.06):

Della Juve ha detto tutto il presidente della Corte federale, Piero Sandulli, mica Luciano Moggi: “Non ci sono illeciti, era tutto regolare, quel campionato non è stato falsato, l’unico dubbio riguarda la partita Lecce-Parma”. E allora, direte, perché mai la B, due scudetti tolti, la Champions, la A tra due anni (basta fare i conti) e la nonna stuprata? Lo ha spiegato l’altro giudice della Corte, tal Mario Serio from Palermo, Sicily: “Abbiamo cercato di interpretare un sentimento collettivo, abbiamo ascoltato la gente comune e provato a metterci sulla lunghezza d’onda”. Molto, molto, molto serio.


Tant'è, caro. Io palle non ne dico, hai voglia di farti tutte le risate che vuoi.

Inoltre, sappi che anche noi abbiamo la memoria molto, molto lunga, e sappiamo e ricorderemo per sempre che i vostri scandali (Recoba, Plusvalenze fittizie, Bilanci falsi), che avrebbero a termini di regolamento potuto e dovuto condannare l'Inter a retrocessioni e mancate iscrizioni ai campionati - e non lo dico io, ma gli stessi Regolamenti che equiparano gli illeciti amministrativi a quelli sportivi*- sono stati bellamente ignorati, insabbiati, e rimandati per raggiungere la prescrizione.

Ciononostante, tu e tanti altri avete ancora la faccia tosta di dipingere voi stessi come oneste verginelle.

E ora, se vuoi, continua a lollare in faccia a quello che preferisci .


*
Illeciti di tipo a. (i vostri) almeno in parte provati (es. Recoba) ma non perseguiti dalla "giustizia sportiva" (le virgolette a questo punto sono d'obbligo); illeciti di tipo b. (i nostri) di cui non c'è traccia né prova ma solo indizi e supposizioni (vedi sentenza, passim), ma ciononostante perseguiti dalla "giustizia sportiva". Doppiopesismo evidente per chiunque abbia un po' di onestà intellettuale, ma che evidentemente non appartiene né a te, né a tanti altri.